"Lei sta all’orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l’orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l’Utopia? A questo serve: a camminare!" (Eduardo Galeano)

martedì 26 dicembre 2006

IL BISOGNO DI CULTURA DEI RHODENSI

Sono rimasto molto sorpreso quando un mese fa circa, passando come di consueto per la piazza verso le 13,15 per recarmi alla stazione, di vedere davanti al CentRho un’insolita coda. Mi sono detto: “Strano…” Poi pensandoci bene mi sono ricordato che quello stesso giorno alle 17 o alle 18 sarebbe cominciata la vendita degli abbonamenti per la stagione teatrale promossa dal comune! Sono rimasto quindi sorpreso e affascinato dalla richiesta che ha provocato questa offerta culturale! Facendo mente locale, anche l’anno prima si era verificata la stessa scena!
Questo sicuramente è merito di un assessorato alla cultura molto attento a fornire secondo le sue possibilità un’offerta ampia e di alto livello! Però, come ho appena scritto, secondo le sue possibilità! Già, perché a fronte di una forte domanda da parte dei cittadini ci ritroviamo senza infrastrutture adeguate per soddisfarla completamente! Ho anche appena letto che nel programma triennale delle opere pubbliche è inserito uno stanziamento per l’ampliamento dell’auditorium di via Meda, segno che è un bisogno percepito dalla nostra amministrazione e a cui si sta già pensando a qualcosa per migliorare spazi e sicuramente per lanciare nuovi contenuti! Anche l’editoriale del nostro sindaco su Rho Città parla di questo. Vi invito a dare un occhio!
Di certo non si può ampliare una struttura che non ha molto spazio intorno a sé! Per questo mi immaginavo un nuovo auditorium magari da affiancare/integrare nell’area del futuro palazzetto dello sport di cui si accenna nel piano triennale delle opere pubbliche adeguato alle nuove esigenze non solo di capienza ma anche di strutture teatrali e cinematografiche. E soprattutto riguardo a quest’ultimo per riempire un vuoto che la nostra città possiede causa il mercato poco appetibile per i privati per la vicinanza alla grande Milano. Quindi proporrei di costruire ex-novo un auditorium usando il project-finance ovvero con l’apporto parziale o totale di capitale privato. Non so in quale modo questo possa avvenire o quale area potrebbe essere adeguata alla soluzione, però mi piaceva l’idea di avere un auditorium più grande e nuovo con attrezzature all’avanguardia. Magari prevedendo la successiva chiusura dell’attuale auditorium che ripensato e stravolto completamente può essere il luogo per una palazzina adibita ad usi amministrativi all’interno però di una più ampia revisione del patrimonio comunale!
Un sogno e un’idea… volevo condividerla con voi! Cosa ne pensate dell’offerta culturale rhodense? Pensate debba essere ampliata? Se sì in quale modo?

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