"Lei sta all’orizzonte: mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi, e l’orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve l’Utopia? A questo serve: a camminare!" (Eduardo Galeano)

domenica 9 dicembre 2007

DON LORENZO MILANI OGGI


Prendo spunto dall’ultimo consiglio comunale in cui abbiamo deciso quasi all’unanimità di intitolare il nuovo asilo di via Aldo Moro a don Lorenzo Milani. Credo che questa intitolazione vada oggi ben oltre il mero e semplice ricordo di un uomo che ha contribuito al raggiungimento del bene comune e che ci deve interrogare su quale messaggio lasci a noi, soprattutto giovani, una figura che non abbiamo conosciuto ma che ci può insegnare molto! Leggendo e ascoltando varie cose su quest’uomo sono rimasto colpito da due cose: l’apertura estrema verso chi non era cattolico e il suo radicalismo evangelico. Due cose contrapposte ma connesse. Già, lui girava sempre con l’abito talare segno del forte attaccamento alla sua fede e segno di una forte identità tanto da portare sempre con sé un simbolo così evidente di ciò che lui era e voleva testimoniare. Però non era un’identità chiusa in se stessa, ma davvero molto aperta. Forse appunto grazie alla sua forte identità che ha condiviso e messo a disposizione di tutti ascoltando le fasce più deboli della popolazione è riuscito a essere così significativo per tante persone mettendo tutta la sua vita a disposizione dei più poveri, lui che arrivava da una famiglia molto ricca. Non ha fatto continui proselitismi sui ragazzi, ma ha voluto dare gli strumenti a tutti in modo che riuscissero a capire e comprendere il mondo attorno a loro. E gli ha voluti dare a chi, non per colpa sua, nasce con la propria cassetta degli attrezzi più vuota rispetto ad altri. Una forte fiducia nella scuola che oggi rimane come testimonianza e ci deve far chiedere se davvero l’istruzione riesce a dare pari opportunità a chi parte più svantaggiato rispetto ad altri. Altra cosa è il famoso motto I CARE con il quale don Milani ha sempre voluto stuzzicare chi stava intorno a sé di interessarsi della cosa comune e di guardare al di fuori dei propri confini e del proprio giardino. Ultima cosa è l’importanza e la significatività che oggi ha il fatto di intitolare un asilo a don Milani. Infatti questo rappresenta il legame tra passato e futuro. Passato rappresentato da don Lorenzo che amava dire: “Io i miei figliuoli li amo” e quindi una forte fiducia in chi entra nelle classi indipendentemente dalla propria estrazione sociale e culturale e il futuro rappresentato da chi compie i primi passi all’interno del sistema scolastico. E questo legame va coltivato secondo l’esempio lasciatoci da quell’uomo che ha saputo andare anche controcorrente nella propria vita sacrificando la propria vita in nome dei ragazzi più disadattati. Ed è proprio questo stile che deve farci riflettere ogni volta che ci occupiamo e parliamo di educazione e istruzione, sapendo che da quelle aule ogni giorno entrano ed escono i bambini che saranno un domani il presente dell’Italia.

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