Consiglio comunale notturno quello di questa notte. Terminato alle 5.30 del mattino dopo una discussione di 9 ore sul bilancio di previsione 2008 e i vari allegati che compongono il bilancio, il consiglio comunale ha approvato con 18 voti favorevoli (quelli di maggioranza, escluso Ivani e Mileti che con ieri hanno dichiarato di passare ufficialmente all’opposizione) il bilancio senza registrare nessun intervento da parte di coloro che hanno votato favorevolmente. Neanche una dichiarazione di voto con la quale dicevano di essere favorevoli e la mancata risposta di alcuni assessori su sollecitazioni da parte di noi consiglieri per chiarimenti e ulteriori spiegazioni sui documenti cha andavamo a votare.
Prima di entrare nello specifico del bilancio è stata approvata la modifica all’atto di indirizzo sulla nomina dei rappresentanti del comune nelle società partecipate. Questa modifica inserisce nell’atto l’esclusione della procedura di trasparenza, attraverso emanazione di bando pubblico, nel caso in cui il comune si trovi in una situazioni di minoranza azionaria e debba quindi concordare con altri soggetti la nomina degli amministratori.
Si è poi discusso sulla modifica del regolamento per le alienazioni dei beni immobili di proprietà comunale. In particolare si è inserita la figura del notaio che dovrebbe di fatto sostituire gli uffici comunali nell’espletamento della procedura di gara per la vendita del patrimonio comunale. Personalmente ritenendo che questa figura non apporti nessuna nuova competenza rispetto a quelle che esistono già, che le procedure di trasparenza sono maggiori all’interno della pubblica amministrazione e che esso diviene un ennesimo costo che il cittadino deve sopportare, ho espresso voto contrario.
Si è poi passato a deliberare l’alienazione di 17 alloggi comunali. Alla delibera, poi approvata nel suo testo originale, abbiamo presentato un emendamento nel quale chiedevamo che il requisito per partecipare al bando di essere residente da 5 anni a Rho fosse modificato con la sola richiesta della residenza in Rho. Questo perché in un’alienazione di questo tipo, l’inserimento del requisito dei 5 anni avrebbe notevolmente diminuito la platea di cittadini potenzialmente disposti a comprare l’appartamento. Emendamento poi non passato e che ha fatto rimanere intatta la delibera iniziale.
E’ cominciata poi la discussione nel vivo del bilancio con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Un piano di investimenti immenso che difficilmente troverà compimento e che difficilmente troverà anche un’adeguata copertura finanziaria, definito da alcuni consiglieri come “biblioteca dei sogni” e come “fantapolitica onirica”. Nel piano sono contenute opere per le quali non si sa neppure dove saranno collocate visto che i progetti preliminari sono stati approvati all’ultimo momento e alcuni edifici sono stati collocati in luoghi assurdi che mai potrebbero ospitare tali funzioni (esempio il tribunale al Muggiani). Inoltre investimenti come la ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle scuole è stata annullata ed è rimasto ben poco.
Piano delle opere inoltre che innalzerà fortemente il livello di indebitamento del comune aumentandolo del 15% in appena 3 anni. Nel mio intervento trovate un approfondimento di questi temi.
Vi è poi stata la modifica di alcuni regolamenti che non hanno introdotto nulla di sostanziale, tranne nel regolamento per l’ICI nel quale sono stati recepite le modifiche della Finanziaria 2008 con al quale per coloro che hanno un reddito inferiore ai 50.000 euro, ci sarà una detrazione fino a 200 euro.
Siamo passati alla determinazione delle aliquote ICI. La delibera della giunta manteneva invariate le aliquote rispetto all’anno scorso non determinando quindi nessuna diminuzione come invece inserito nel loro programma elettorale. Le consigliere Borghetti e Papasodaro (entrambe di Forza Italia) hanno presentato un emendamento, poi approvato, nel quale si chiedeva di ridurre l’aliquota sulla prima casa dello 0,2 per mille. Questo provvedimento determinerà mediamente un risparmio a famiglia di circa 10 euro. Risparmio irrisorio. Per questo motivo e per il fatto che avremmo preferito che la riduzione fosse stata proporzionale alla situazione economico-patrimoniale del proprietario in modo da aiutare quelle fasce maggiormente in difficoltà, ci siamo astenuti dalla votazione.Infine si è arrivati a votare il bilancio vero e proprio. Qui trovate il mio intervento. Il mio emendamento (lo potete leggere qui) non è giunto alla votazione, poiché l’assessore Giovanatti (competente in materia) ha provveduto la mattina stessa a richiedere lo spostamento di 15.000 euro che portavano quindi lo stanziamento totale per i centri estivi degli oratori a 45.000 euro. Evidentemente si è voluto anticipare il mio emendamento per non far arrivare la maggioranza a un voto sul quale si sarebbe divisa. In ogni caso mi dichiaro soddisfatto visto che la cifra degli anni passati destinata a questo capitolo di spesa è rimasta invariata e il mio auspicio è di vedere tale cifra aumentare nei prossimi anni portandola a livello di altri comuni della provincia (si pensi che il comune di Lainate stanzia all’incirca 70.000 euro e quello di Legnano circa 60.000 euro). Il voto sul bilancio, come già detto, ha poi registrato il voto favorevole della maggioranza senza neppure una dichiarazione di voto e un intervento. La domanda sorge lecita: ma l’avranno almeno letto il bilancio? Almeno sapranno quali sono i principali interventi di spesa? I misteri della politica…
Prima di entrare nello specifico del bilancio è stata approvata la modifica all’atto di indirizzo sulla nomina dei rappresentanti del comune nelle società partecipate. Questa modifica inserisce nell’atto l’esclusione della procedura di trasparenza, attraverso emanazione di bando pubblico, nel caso in cui il comune si trovi in una situazioni di minoranza azionaria e debba quindi concordare con altri soggetti la nomina degli amministratori.
Si è poi discusso sulla modifica del regolamento per le alienazioni dei beni immobili di proprietà comunale. In particolare si è inserita la figura del notaio che dovrebbe di fatto sostituire gli uffici comunali nell’espletamento della procedura di gara per la vendita del patrimonio comunale. Personalmente ritenendo che questa figura non apporti nessuna nuova competenza rispetto a quelle che esistono già, che le procedure di trasparenza sono maggiori all’interno della pubblica amministrazione e che esso diviene un ennesimo costo che il cittadino deve sopportare, ho espresso voto contrario.
Si è poi passato a deliberare l’alienazione di 17 alloggi comunali. Alla delibera, poi approvata nel suo testo originale, abbiamo presentato un emendamento nel quale chiedevamo che il requisito per partecipare al bando di essere residente da 5 anni a Rho fosse modificato con la sola richiesta della residenza in Rho. Questo perché in un’alienazione di questo tipo, l’inserimento del requisito dei 5 anni avrebbe notevolmente diminuito la platea di cittadini potenzialmente disposti a comprare l’appartamento. Emendamento poi non passato e che ha fatto rimanere intatta la delibera iniziale.
E’ cominciata poi la discussione nel vivo del bilancio con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. Un piano di investimenti immenso che difficilmente troverà compimento e che difficilmente troverà anche un’adeguata copertura finanziaria, definito da alcuni consiglieri come “biblioteca dei sogni” e come “fantapolitica onirica”. Nel piano sono contenute opere per le quali non si sa neppure dove saranno collocate visto che i progetti preliminari sono stati approvati all’ultimo momento e alcuni edifici sono stati collocati in luoghi assurdi che mai potrebbero ospitare tali funzioni (esempio il tribunale al Muggiani). Inoltre investimenti come la ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle scuole è stata annullata ed è rimasto ben poco.
Piano delle opere inoltre che innalzerà fortemente il livello di indebitamento del comune aumentandolo del 15% in appena 3 anni. Nel mio intervento trovate un approfondimento di questi temi.
Vi è poi stata la modifica di alcuni regolamenti che non hanno introdotto nulla di sostanziale, tranne nel regolamento per l’ICI nel quale sono stati recepite le modifiche della Finanziaria 2008 con al quale per coloro che hanno un reddito inferiore ai 50.000 euro, ci sarà una detrazione fino a 200 euro.
Siamo passati alla determinazione delle aliquote ICI. La delibera della giunta manteneva invariate le aliquote rispetto all’anno scorso non determinando quindi nessuna diminuzione come invece inserito nel loro programma elettorale. Le consigliere Borghetti e Papasodaro (entrambe di Forza Italia) hanno presentato un emendamento, poi approvato, nel quale si chiedeva di ridurre l’aliquota sulla prima casa dello 0,2 per mille. Questo provvedimento determinerà mediamente un risparmio a famiglia di circa 10 euro. Risparmio irrisorio. Per questo motivo e per il fatto che avremmo preferito che la riduzione fosse stata proporzionale alla situazione economico-patrimoniale del proprietario in modo da aiutare quelle fasce maggiormente in difficoltà, ci siamo astenuti dalla votazione.Infine si è arrivati a votare il bilancio vero e proprio. Qui trovate il mio intervento. Il mio emendamento (lo potete leggere qui) non è giunto alla votazione, poiché l’assessore Giovanatti (competente in materia) ha provveduto la mattina stessa a richiedere lo spostamento di 15.000 euro che portavano quindi lo stanziamento totale per i centri estivi degli oratori a 45.000 euro. Evidentemente si è voluto anticipare il mio emendamento per non far arrivare la maggioranza a un voto sul quale si sarebbe divisa. In ogni caso mi dichiaro soddisfatto visto che la cifra degli anni passati destinata a questo capitolo di spesa è rimasta invariata e il mio auspicio è di vedere tale cifra aumentare nei prossimi anni portandola a livello di altri comuni della provincia (si pensi che il comune di Lainate stanzia all’incirca 70.000 euro e quello di Legnano circa 60.000 euro). Il voto sul bilancio, come già detto, ha poi registrato il voto favorevole della maggioranza senza neppure una dichiarazione di voto e un intervento. La domanda sorge lecita: ma l’avranno almeno letto il bilancio? Almeno sapranno quali sono i principali interventi di spesa? I misteri della politica…
2 commenti:
Forse lavorare in fabbrica è meno duro del consiglio comunale...
Ora del 2012 ti sfinirai, ma pensi di sopravvivere?
In realtà stiamo lavorando per mandare a casa mooolto prima del 2012 questa maggioranza silenziosa (neanche un intevento a sostegno del "proprio" bilancio?!?)che sta già perdendo pezzi (Ivani eMileti all'opposizione?!?)... Lo facciamo solo per risparmiare Andrea, naturalmente!
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